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EDGARDO FRANCO

EDGARDO FRANCOEdgardo Franco è figlio di Catherine (di discendenza giamaicana e di Trinidad) e Victor (di genitori panamensi e colombiani) ed è cresciuto nelle zone povere di Rio Abajo mentre si insediavano a vivere lì gli operai giamaicani che erano impiegati nella costruzione del canale di Panama. I soldi erano pochi per mantenere una famiglia di nove figli così quando Edgardo aveva sei anni, sua madre decise di andarsene a New York in cerca di una vita migliore. A 10 anni vendeva gazzose, lavava macchine e lucidava scarpe. "Pensavo che la mia vita sarebbe stata una lotta continua, nella quale ci sarebbe stato spazio soltanto per lucidare le scarpe", dice El General.

A 12 anni, Edgardo iniziò a scrivere e cantare canzoni che avevano per soggetto quello che succedeva nella città di Panama. I media spesso ignoravano le tragedie che accadevano nel suo ghetto. Edgardo, tuttavia, parlava su canzoni reggae e registrava tutto su cassetta. Poi le distribuiva agli autisti dei bus che le suonavano nei loro tragitti quotidiani, diffondendole nella comunità.https://www.rockol.it/artista/el-general/biografia Un politico che concorreva per diventare sindaco chiese a El General (era il nome che si era scelto come deejay a causa della sua autorevolezza) di scrivere una canzone per la sua campagna elettorale. Per esprimergli al propria gratitudine dopo aver vinto le elezioni, il nuovo sindaco gli offrì una borsa di studio per andare a scuola negli Stati Uniti. Edgardo si riunì con sua madre a New York, dove frequentò la Erasmus Hall High School di Brooklyn, laureandosi nel 1987. Poi frequentò un master in amministrazione d'impresa al Medgar Evers College.

Nel 1990, i suoi amici deejay dell’infanzia lo incoraggiarono a scrivere altre canzoni. Quando un produttore giamaicano si offrì di registrare un suo brano, El General decise di provarci: il singolo, "Tu Pum Pum", fu un hit nel mercato reggae sotterraneo e, in spagnolo, suonata anche sulle radio inglesi ben prima che diventasse un successo su quelle latine. Quando andò ad esibirsi a un Festival musicale a Miami, "Non potevo credere che la gente fosse venuta a vedere me. Ero sconvolto". "Te Ves Buena", tratta dal suo album di debutto che portava lo stesso titolo, fu il primo brano non inglese ad arrivare nella top 5 reggae giamaicana e ai New York Reggae Music Awards gli permise di conquistare il titolo di Miglior Artista Internazionale. "Il reggae è lento", spiega, "ma mi piacevano rappers come i Run DMC, così ho accelerato il tempo per far fluire meglio i miei testi". Aveva anche usato una strumentazione latina, sostituendo ai tamburi le congas e i timbales. Quello che aveva fatto era unico e in diversi cercarono - inutilmente - di copiarlo. "Quello che fanno gli altri è soltanto rap in spagnolo. Io cerco qualcos’altro".

Quando fu firmato dalla BMG nel 1991, l’album "Muevelo Con El General" risultò essere il suo album capace di farlo sfondare praticamente ovunque e gli procurò svariati dischi di platino. El General si esibì al Festival di Viña Del Mar, in Cile, uno degli eventi più celebrati nel mondo della musica latina, e venne accolto come un eroe nella nativa Panama dove ritornó per la prima volta dai tempi in cui era partito per New York. Ci furono anche polemiche. Per alcuni della sua comunità, i testi dell’album erano troppo forti. Dice a questo proposito El General, "Dico quello che loro sono troppo spaventati di dire. Scrivo della vita di tutti i giorni. Sì. parlo di donne perché sono le creature più belle che Dio ha messo sulla terra. Questo non significa che io sia un maniaco. Non ho mai fatto niente che le potesse in qualche modo degradare". Persino il suo nome e la sua inconfondibile uniforme (ne ha 100, tutte di diversi colori e stili) hanno sollevato problemi in alcuni paesi. Un dittatore lo ha messo al bando, dicendo "C’è soltanto un generale, e sono io".

La pubblicazione, avvenuta nel 1993, di "El Poder De El General", album che conteneva "Caramelo", fu seguita l’anno successivo da "Es Mundial". Era l’album di "Rica y Apretadita", che mise in mostra la sua scoperta, Anayka, e "Latinos A Ganar". Quest’ultima venne scelta dai fans di lingua spagnola come proprio inno per i mondiali di calcio e suonata diverse volte all’interno degli stadi di calcio USA.

Dopo aver pubblicato i singoli sopra citati, il mercato della musica dance assistette all’esplosione di uno dei suoi più grandi successi, "Rob’s Boricua Anthem", dei C+C Music Factory. Senza dubbio, gran parte del suo successo deriva dal contributo vocale dato da El General, capace di mescolare con efficacia il suo stile con il tappeto ritmico magistralmente creato da David Cole e Robert Clivilles. Questa canzone aprì a Edgardo le porte del mercato statunitense, al punto che la radio di Los Angeles Power 106FM stabilì un record personale suonando il brano per ben 10 volte nello stesso giorno: il record precedente spettava a Michael Jackson, che aveva visto la sua "Thriller" suonata ben sette volte!

Nel settembre 1995, El General pubblicò il suo quinto album con il nome "Club 555", che significa "una carriera di cinque anni, cinque album, e un generale a cinque stelle". Musicalmente l’album mescola diversi ritmi come rockabilly, house, reggae, batucada, rap industriale, ecc. con lo stile tipico di El General. Sulla scia del primo singolo tratto da quell’album, "Funkete", Edgardo Franco arriva per la prima volta in Europa e inizia un tour di 70 date che lo porta in USA, Messico, Colombia, Perù, Cile, Argentina, Paraguay, Aruba, Curazao, Bahamas, Puerto Rico e Venezuela. Per la prima volta si esibisce anche al Madison Square Garden insieme a Ruben Blades e all’Hollywood Bowl, dividendo il palco con Celia Cruz e Tito Puente.

Infine, nel febbraio del 1998, esce l’album che tutti stavano aspettando: "El General In English". Il singolo "Move It Up" è stato pubblicato negli Stati Uniti e in America Latina dalla sua nuova casa discografica, la Polygram Latino U.S. El General si è fatto dare una mano da alcuni dei migliori produttori di musica latino/caraibica come ad esempio Dennis Harriburd, produttore dell’album di Shaggy, e Nasty, un celebre produttore di Trinidad e Tobago. Il nuovo singolo tratto da questo album è una versione molto personale del famoso hit anni ’60 di Miriam Makeba "Pata Pata", canzone tuttora conosciuta in tutto il mondo.

Si è ritirato dalle scene nel 2007 dopo essersi votato alla fede (è testimone di Geova).

Fonte: www.rockol.it/artista/el-general/biografia.