Il
Mambo sorge come una modificazione ritmica ed orchestrale del Danzón Mambo o
di Ritmo Nuovo della Charanga di Arcaño e le sue Meraviglie e fu popolarizzato
mondialmente per Pérez Prado ed il suo Jazz Band Latino dal Messico agli inizi
della decade dei 50. Questo ritmo sincopato sorse nell'anno 1938 dall'ingegno
dei fratelli Orestes López ed Israel López (Cachao) membri della Charanga di
Arcaño e le sue Meraviglie.
Essi arricchiscono la terza parte animata del danzón con l'incorporazione di
un ritornello o "montuno" sincopato; ogni volta che dovevano ripeterlo dicevano
andiamo a "mambear"; a questa parte animata la chiamarono "sabrosura" o "mambo".
A questo Danzón nell'orchestra di Arcaño lo chiamava Danzón di Ritmo Nuovo o
Danzón Mambo. Lo scrittore di musica popolare Cristóbal Díaz ci spiega: "In
realtà Arcaño ha soppresso la parte A ripetitiva del Danzón e i suoi nuovi
danzones avranno generalmente una parte Ad introduttiva breve, una B lenta,
ancora in tempo di danzón e la nuova parte C o mambo".
è importante segnalare che non è solo nell'Orchestra di Arcaño dove si
sperimenta col Mambo, nelle decadi dei 30 ed i 40 musicisti come: Arsenio
Rodríguez (chi diede alla conga categoria di strumento fondamentale nella
sonorità cubana) lavorò "il diavolo" che eseguiva il suo gruppo nei "montunos"
dei suoi temi, Bevo Valdés nei sui arrangiamenti per l'orchestra Kubaney nel
ritmo Batanga e René Hernández arrangiatore dell'orchestra di Julio Cuevas stava
nella ricerca di una nuova sonorità (veda riferimento di Riviste Latin Beat).
Arsenio allegò, nel 1955 nella rivista cubana Bohemia che egli stava
sperimentando con un suono nuovo dal 1934 il quale sviluppò a pienezza nel 1938.
Nel 1940 Arsenio ristrutturò i Settetti aggiungendo due tromba, un pianoforte ed
una tumbadora e cambiò il nome del gruppo. Questa formazione strumentale che
cambiò per il resto di secolo la sonorità della musica dei Caraibi, provvedeva
l'armonia necessaria per il "Son Montuno" di Arsenio chiamato "il diavolo".
Nel 1948 Pérez Prado affittò il teatro Blanquita di Citta del Messico e
annunciò un programma intitolato Al son del Mambo col cantante Benny
Moré; così questi due giganti della musica cubana cominciarono a dominare il
mercato musicale messicano coi suoi Mambi cantati e le sue apparizioni in vari
film.
Nel 1951 Pérez Prado lanciò al mercato il tema
Ricco Mambo che fu il suo primo successo fuori dai confini messicani e
lo trasformò in un artista di fama mondiale. Pérez Prado prende il Mambo di
Arcaño, lo sovrappone al ritmo di quattro per quattro dello swing americano ed
lo trasforma in un ballo di salone per eccellenza nella decade dei 50. La sua
orchestra, nel suono dei metalli risponde al Jazz alla Kenton (i sassofoni
all'unisono nel registro grave e le trombe in quello acuto), ma nella
percussione al ritmo sincopato cubano.
Nuovamente l'investigatore Cristóbal Díaz ci spiega la differenza tra Pérez
Prado ed Arcaño:
"è evidente che Pérez Prado usò la
parola che si era popolarizzata attorno all'orchestra di Arcaño, ma non è
tanto chiaro che la sua musica fosse quella che Arcaño chiamava mambo o
terza parte del danzón. Ci sono molte differenze, incominciando per
l'orchestrazione, a base di violini e flauti in Arcaño, e di metalli in
Pérez Prado; Arcaño è cadenzato e Pérez Prado è nervoso
e molto rapido".
Per fini degli anni 40 e principi dei 50 le orchestre di Machito, José
Curbelo, Pupi Campos, tra altre, del circuito di New York, si danno a questo
ritmo e lo trasformano nella febbre dei ballerini della città fino a metà degli
anni 60. Tito Puente e Tito Rodríguez con le loro orchestre furono i re
indiscutibili dei saloni di ballo negli anni 50 e principi dei 60 grazie, in
larga misura, al Mambo. Le orchestre di New York eseguivano un Mambo più
orientato al Jazz, mentre quello eseguito dalle orchestre radicate in Cuba, come
la Riverside e quella di Bebo Valdés, aveva un suono più tipico.
La famosa domanda: chi inventò il Mambo" -che il celebre Benny Moré
erroneamente, nel tema Matte per il Mambo registrato assieme a Pérez
Prado in Messico, dicendo: "una piccoletto con viso da foca" - possiamo
rifocalizzarla dicendo che sarà sempre polemico rispondere a questa domanda, ma
di quello che non c'è dubbio è che fu Pérez Prado chi lo popolarizzò e mise
tutto il mondo a ballare coi suoi ritmi pirotecnici.
Finalmente, consideriamo che la metodologia investigativa della creazione
artistica basata nel contributo individuale ed "ex nihilo nihil" è molto debole
per basare uno sviluppo artistica rifinito e, senza dubbio, la storia si è
incaricata di sconfiggerla in molte occasioni. Ci sembra più ragionevole, come
metodologia di studio, parlare di un binomio creativo tra lo sviluppo
concorrente o contemporaneo di vari artisti e la genialità sintetica dell'artista
culmine.
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